Ringraziamo tutti i colleghi che hanno votato per noi al Consiglio generale dell’Inpgi, eleggendo nel Lazio cinque dei nostri sette candidati fra gli attivi e due fra i pensionati. Non eravamo nel consiglio di amministrazione, questa volta ci saremo.
L’affluenza, per quanto sia cresciuta, è rimasta bassa, nonostante la situazione drammatica dell’istituto previdenziale. La categoria rimane divisa ma Sos Inpgi dimostra di rappresentarne almeno la metà a fronte di chi occupa da decenni posizioni di potere nella Fnsi e nell’Istituto e le ha difese con una campagna fatta di numeri incerti, offese personali e accuse grottesche, come quella di “voler passare all’Inps”, quando il passaggio all’Inps senza garanzie è solo il rischio che corriamo in conseguenza delle politiche di chi governa da sempre.
Sarà una lunga battaglia, la riprendiamo all’Inpgi partendo dalla richiesta di tagliare subito compensi e gettoni anche perché non è serio presentarsi al tavolo con il governo, per chiedere impegni e garanzie pubbliche a nome di un istituto che perde quasi 200 milioni l’anno e rischia di affondare con i nuovi prepensionamenti, se si percepiscono stipendi di poco inferiori a quello del presidente della Repubblica.
Sappiamo di poter contare su tutti quelli che, votandoci, hanno creduto e credono in noi
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