di Roberto Ambrogi – candidato Insieme per Casagit
La questione interessa principalmente i soci giornalisti di Roma e del Lazio, ma riguarda in generale l’intera struttura Casagit e in particolare la nuova Fondazione: sto parlando del Poliambulatorio Apollodoro, in carico a Casagit Servizi; del suo recente cambiamento e del possibile sviluppo delle prestazioni offerte.
Da qualche anno – anche a seguito di consistenti investimenti effettuati da Casagit – il Poliambulatorio si è aperto pure ai non soci, offrendo una gamma di servizi (in convenzione e/o a pagamento) che lo dovrebbe porre alla pari o molto spesso al di sopra di analoghe strutture presenti sul mercato regionale.
Si tratta però di un cambiamento per molti versi ancora in fieri, perché frenato sia – certamente – da lungaggini burocratiche legate alle necessarie autorizzazioni, sia – soprattutto – da una non incisiva ed articolata azione di marketing. Problema, quest’ultimo, che si è mostrato appieno varie volte durante la recente vita Casagit anche per altri servizi, come in occasione dell’offerta d’adesione gratuita ai profili minori per tutti gli iscritti all’Ordine (W-IN).
L’emergenza Covid non ha certamente giovato all’accelerazione del processo di cambiamento del Poliambulatorio contribuendo, purtroppo, a far segnare anche nel 2020, dopo anni e anni di risultati negativi, un consistente passivo sul piano economico.
Gli ingenti investimenti in macchinari ed attrezzature effettuati negli anni passati imporrebbero l’impiego continuo di tali mezzi, il loro massimo sfruttamento soprattutto da parte degli “esterni”, ai quali – come si è detto – dovrebbe essere fatta meglio conoscere l’esistenza di una struttura di eccellenza quale vuol essere il Poliambulatorio Apollodoro.
Appare anche necessario e non più rinviabile, alla luce dei rilievi effettuati più volte dai soci giornalisti e dai loro familiari, un adeguamento del sistema di prenotazione, anche attraverso l’adozione di moderne applicazioni informatiche. Collegato ad esso, considerati i tempi adesso previsti per alcune tipologie di visita, un altro problema: quello di rivedere attentamente il numero dei medici a disposizione, specialmente per alcune tipologie di visite “di punta”, eventualmente rimandando per le altre ad opportune convenzioni esterne.
Ovviamente vigilando sempre con estrema attenzione per evitare episodi spiacevoli e non eticamente corretti, come purtroppo sembra essere accaduto in qualche occasione negli anni passati.