GRUPPO RIFFESER (NAZIONE, CARLINO, QN, GIORNO) DOPO IL NO AL NUOVO PIANO DI CASSA INTEGRAZIONE LA FNSI APRA SUBITO LA STAGIONE DEL CONTRATTO

di Paolo Perucchini presidente Associazione Lombarda dei Giornalisti

Il no della Federazione della Stampa al piano di riorganizzazione con cassa integrazione al gruppo Riffeser (Editoriale Nazionale che comprende Il Resto del Carlino, La Nazione, QN e Il Giorno) rappresenta finalmente un segnale politico importante della FNSI che deve però aprire, conseguentemente, la stagione di lotta per la definizione del nuovo contratto di lavoro. Lo sostiene il presidente dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti, Paolo Perucchini.

“Il gruppo che fa capo al presidente della Fieg, Andrea Riffeser è solito arrivare alla fine dell’anno producendo stati di crisi che vengono affrontati utilizzando ammortizzatori sociali gestiti con la libera e personale interpretazione del contratto di lavoro giornalistico. Le regole vengono piegate al bisogno, facendo così gravare sulle spalle dei colleghi i sacrifici economici di una riorganizzazione non supportata da interventi adeguati a livello editoriale e manageriale.

Il tutto senza che questo sacrificio venga distribuito equamente su tutti, tantomeno su chi ha la responsabilità dell’azienda, a partire dall’editore.” La Lombarda, spiega ancora il presidente Perucchini, ha già sollevato questo tema in più occasioni, non sottoscrivendo precedenti accordi che contenevano già interpretazioni non rispettose del  Contratto. “Si aggiunga, poi, l’abitudine dell’azienda a interpretare a piacimento le intese interne sottoscritte che, a volte, restano lettera morta facendo gravare così, ancora una volta, il peso della riorganizzazione sulle spalle dei giornalisti”.

Ecco perché, finalmente, la presa di posizione della Federazione della Stampa oggi deve rappresentare un potente messaggio politico di discontinuità. “Milano da anni chiede il ritorno forte e deciso al tavolo del contratto. Lo abbiamo fatto anche in occasione dell’ultima Conferenza Nazionale dei CdR proponendo l’apertura immediata di una stagione di confronto e lotta. Il “no” della Fnsi e delle altre associazioni di stampa territoriali alla riorganizzazione di Riffeser, presidente della Federazione degli editori, deve rappresentare per il sindacato il definitivo cambio di passo su questi temi”.

Per il presidente della ALG, la prima iniziativa di mettere in campo è una mobilitazione nazionale per la definizione del nuovo contratto giornalistico da concretizzarsi nei primi tre mesi del 2024.

Sul gruppo Riffeser, invece, è fondamentale agire immediatamente per riportare le azioni aziendali nell’alveo delle interpretazioni condivise del contratto.  “A partire dal vero ruolo degli articoli 2 e 12 a cui Riffeser applica la Cassa integrazione anche senza che queste figure contrattualmente abbiano impegni in termini di orari di lavoro. Si agisca subito a livello legale affinché a questi corrispondenti e collaboratori fissi venga riconosciuto immediatamente la prerogativa del giornalista dipendente a tempo pieno inquadrato come articolo 1”.

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