COMUNICATO SOS INPGI
Nei giorni scorsi molti colleghi si sono visti recapitare una mail in cui veniva annunciato loro l’obbligo di anticipare il contributo minimo per l’anno in corso e di versare una quota maggiorata rispetto a quella degli anni precedenti.
Una decisione apparentemente incomprensibile vista la situazione florida dei conti dell’inpgi 2 (che eroga prestazioni minime) a differenza della gestione principale dell’Istituto.
Non sentivamo certo il bisogno di questo provvedimento, soprattutto in un periodo di crisi come questo in cui lo stesso Ente ha deciso di elargire dei contributi per alleviare lo stato di sofferenza economica aggravato dall’emergenza Covid. I vertici dell’ Inpgi2 con una mano decidono di dare una somma forfettaria per “aiutare” (pur escludendo chi aveva sottoscritto la polizza Casagit!) e con l’altra non esitano a “riprendersela” in anticipo con il versamento del tributo maggiorato.
Vi invitiamo a leggere bene la circolare piuttosto farraginosa dell’Inpgi sino in fondo, poiché oltre a comunicare l’aumento e l’anticipo del versamento del tributo di ben due mesi (entro il 31 luglio anziché entro il 30 settembre) vi segnaliamo che è prevista anche la possibilità di accedere a una rateizzazione dei pagamenti. Questo tuttavia è concesso solo a chi ha percepito un reddito da lavoro autonomo non superiore ai 30 mila euro, cioè in una situazione di difficoltà e con la prospettiva di una drastica riduzione del proprio reddito nel 2020. Questo certo addolcisce la pillola dell’anticipo del versamento ma crea allo stesso tempo delle discriminazioni tra i colleghi, anche perché la crisi ha colpito tutti, indistintamente.
Non è certo con interventi “furbi” come questo e con la logica delle “elemosine” che si rida’ dignità ad una categoria già calpestata e che si vorrebbe ancora più in ginocchio.
Il provvedimento adottato fa scaturire alcune domande.
Perché le altre casse previdenziali hanno posticipato il versamento dei tributi e l’Inpgi 2 li ha anticipati pur avendo un bilancio più che solido?
Chi lo ha deciso, il vecchio Comitato gestore scaduto causa elezioni o i nuovi amministratori dell’inpgi2, domanda che sorge spontanea dal momento che nella mail e nella circolare si fa riferimento a delibere diverse?
Perchè la possibilità di rateizzare i versamenti dei tributi non è stata concessa a tutti creando disparità di trattamento tra gli iscritti?
Riteniamo che la miopia di queste scelte avrà un unico risultato.
Considerando che molti degli iscritti alla gestione separata non percepiscono faraonici stipendi ma spesso riescono a sopravvivere solo con esigue collaborazioni, la mazzata di luglio darà il colpo finale a tanti colleghi precari che probabilmente decideranno di non continuare il loro percorso professionale. Questi potrebbero cancellarsi dall’albo e dalla gestione separata per intraprendere il sentiero dei “comunicatori” che offre di certo più vantaggi, meno responsabilità e certamente meno oneri contributivi, versando all’Inps con un ulteriore restringimento della platea contributiva dell’inpgi. Davvero un capolavoro.
Per questo chiediamo l’immediato ritiro del provvedimento. E ribadiamo la domanda: se le casse dell’Inpgi2 godono di ottima salute perché è stata decisa la raccolta anticipata della contribuzione minima? A chi giova e a che serve realmente?