Odg: un ultimo sforzo per il voto a Riforma&Dignita’

di Antonio Moscatello – portavoce infofuturo

Un ulteriore, grande sforzo è necessario per dare ancora una speranza di cambiamento all’Ordine. Per dargli un ruolo, una funzione in una realtà del nostro mestiere in rapida e inarrestabile trasformazione.

Riforma&Dignità è una lista nata per proiettare nella realtà dell’OdG il desiderio di riformare le istituzioni che si è manifestata con risultati importanti nella realtà di Stamparomana. Una volontà di essere autonomi da ricette di potere consolidate e di rispondere con soluzioni concrete e calate nel reale in un mondo in cui le istituzioni sembrano sempre più lontane.

L’Ordine dei Giornalisti è a uno snodo cruciale della sua storia. La professione, nella sua concreta declinazione nel reale, si trasforma vorticosamente e secondo logiche che non vanno a vantaggio di noi giornalisti intesi nella maniera tradizionale.

In un momento di crisi irreversibile della stampa nelle sue forme tradizionali, con editori che appaiono interessati più a trarre dal sistema degli ammortizzatori sociali il massimo vantaggio che a immaginare nuove strade per ridare ossigeno al settore, con un sistema previdenziale di categoria al collasso, con nuovi modi di fare il giornalismo che non sono ancora riconosciute e prese in considerazione in tutti i loro aspetti (retributivi e deontologici), l’OdG ha un grande lavoro da fare.

Nuove partite hanno infatti bisogno di nuove regole del gioco. Ed è proprio su questo terreno, il terreno delle regole, che l’Ordine può e deve svolgere il suo ruolo non secondo una logica degli interessi consolidati, ma adottando nuovi modi di pensare e di affrontare il cambiamento.

Per rappresentare questa esigenza è nata Riforma&Dignità. Sapendo che il compito sarebbe stato complesso e che si sarebbe trovata ad affrontare una concorrenza difficile e talvolta meno interessata ai contenuti che alle appartenenze.

Il risultato del primo turno di voto non è stato conclusivo e richiede un ulteriore passaggio, quello del ballottaggio. L’innovazione, da noi caldeggiata, del voto elettronico è stata un passaggio importante e giusto. Non ha tuttavia rappresentato un sufficiente incentivo alla partecipazione al voto, come invece è accaduto in altre occasioni. Un segno che c’è necessità di far capire di più e meglio il nostro messaggio, l’esigenza di rinnovamento che la nostra lista vuole rappresentare.

Riforma&Dignità è nata sulla base di un percorso condiviso, trasparente, aperto, unendo sotto un’unica sigla colleghi provenienti da esperienze diverse, ognuno con la propria storia, ma accomunati da una consapevolezza che il cambiamento è ineludibile e dalla consapevolezza di quanto sia urgente tornare a essere sfidanti sul terreno delle regole.

Manca un ulteriore, grande sforzo. Il 3-4 novembre e il 7 in presenza ci sarà il ballottaggio. Non sono tantissimi i voti che ci dividono da un risultato importante, ma – come abbiamo visto al primo turno – non è neanche facile riuscire a mobilitare i colleghi, far capire loro quanto sia necessario esprimere il proprio voto e farlo scegliendo la nostra lista. Vale la pena però farlo, per avere un Ordine dei Giornalisti che tenga il passo del cambiamento.

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