Quinto bilancio in attivo di stampa romana. Una piccola cassaforte per il futuro

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Di Vincenzo Adornetto – Portavoce direttivo Asr Informazione@Futuro

Stampa romana ha chiuso il bilancio 2021 in positivo. Per il quinto anno consecutivo.

E forse – detta così – non sarebbe più neanche una notizia. Il lavoro di questi anni, la gestione attenta delle spese senza alcun taglio dei servizi per i colleghi iscritti all’associazione, è sotto gli occhi di tutti e il documento contabile è lì a certificarlo.

Il consiglio direttivo ha approvato a larghissima maggioranza quel documento.

E qui la notizia c’è, ed ha un peso “politicamente” rilevante,perché quella parte dei pubblicisti che in questa legislatura aveva quasi sempre votato con la componente in minoranza nel direttivo, ha votato sì al bilancio.

Difficile del resto fare diversamente. I numeri di per sé sono poco opinabili. I numeri del bilancio 2021 – se possibile – ancora meno. Sono stati ottenuti con il grande impegno della struttura di stampa romana diretta da Luciano Giaconi, del tesoriere Paolo Rubino e della segreteria con a capo Lazzaro Pappagallo.

Ecco i più rilevanti: Avanzo d’esercizio a 41.258 euro. Patrimonio consolidato a 460.000, 18.000 euro l’intervento per finanziare il contributo covid di solidarietà, trattamento di fine rapporto dei dipendenti interamente accantonato (la nuova governance che uscirà dalle prossime elezioni e dal congresso non troverà sorprese al riguardo, 15.000 euro i fondi messi a bilancio proprio le spese elettorali e del congresso ormai alle porte.

Numeri da cui traspare evidente la vocazione sociale dell’azione di stampa romana. Anche nel 2021 – altro anno caratterizzato dalla pandemia – si è scelto di aiutare in modo concreto con un assegno i colleghi maggiormente in difficoltà economica; di tutelare i colleghi delle redazioni e i colleghi pensionati con la richiesta di pareri legali per impedire la disapplicazione del contratto e difendere retribuzioni e diritti maturati; di sostenere la crescita professionale dei colleghi più giovani investendo sulla formazione e sui bandi europei.

Un impegno compreso e apprezzato dai colleghi iscritti che sono aumentati negli ultimi dodici mesi. In controtendenza rispetto al dato nazionale Fnsi. A fine 2021 gli associati a stampa romana risultano 2891, un anno prima erano 2860.

Tutto ciò accade mentre si riduce drasticamente il contributo INPGI che rappresenta la voce di entrata più rilevante per l’associazione. Nel 2021 quella voce si è ridotta di oltre 16.000 euro nel 2022 è già previsto che scenderà ancora di altri 87.000 euro. In due anni cioè per le ragioni da tutti conosciute l’apporto dell’istituto di previdenza della categoria alle finanze di stampa romana si riduce di oltre il 25%, passando dai quasi 338.000 euro del 2020 ai 234.000 di quest’anno. Un dato che rende ancora più evidente e prezioso il lavoro e gli sforzi per mantenere in ordine i conti dell’associazione.

È chiaro che con le conseguenze di questo drastico taglio dei finanziamenti occorrerà fare i conti – è proprio il caso di dirlo – nei prossimi anni. È chiarissimo che i numeri in ordine e le riserve di liquidità messe da parte in questi anni di gestione virtuosa delle finanze di stampa romana permetteranno di affrontare la nuova e difficile stagione senza affanno e senza acqua alla gola. Un’eredità preziosa per chi gestirà nei prossimi anni l’associazione.

Chi ha finto di non accorgersene – votando contro l’approvazione del bilancio in direttivo – con ogni probabilità ha agito per motivi strumentali a pochi mesi dal passaggio elettorale. Anche perché’ sul bilancio negli ultimi anni la componente di minoranza si era astenuta. E l’appello all’unità – lanciato contestualmente alla dichiarazione di voto contrario a un documento contabile con segno più – appare paradossale.

Ma la speranza di lavorare fianco a fianco e di comune accordo per il bene della categoria, Informazione@futuro continuerà – ostinatamente – a coltivarla.

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