Elezioni, “Non subiamo arroganze, la nostra forza è il lavoro di questi anni al fianco dei colleghi”

Cari amici,

dal prossimo 12 dicembre si vota per il congresso della Fnsi e per quello di Stampa Romana mi ricandido con la lista Informazione@futuro. E’ la componente sindacale che con Lazzaro Pappagallo segretario, ha con generosità e competenza guidato in questi anni difficili l’Associazione Stampa Romana. Difendere il lavoro, garantire ed estendere l’occupazione tutelando la dignità dei colleghi, la loro autonomia e la qualità dell’informazione è stata la sua priorità. Una vera sfida, soprattutto in tempi di social. Ai tanti espulsi dalle redazioni, precari o free lance si è cercato di garantire maggiore forza contrattuale sul mercato del lavoro proponendo corsi di formazione mirati e professionalizzanti. E’ la frontiera del futuro per un moderno sindacato di servizio che vista la crisi del settore, non può più limitarsi a tutelare chi è nelle redazioni e le loro retribuzioni. Deve combattere il precariato e il lavoro nero, far applicare ovunque il contratto, dalle grandi redazioni agli uffici stampa pubblici e al web, imporre una gestione rigorosa degli stati di crisi, assistere gli “espulsi” dalle redazioni, gli “esodati” e i pensionati, ma soprattutto allargare la platea dei contrattualizzati alle nuove professionalità presenti nel mondo della comunicazione digitale. Altrimenti sarà a rischio anche il nostro sistema previdenziale. Questo è il terreno su cui misurarsi per dare forza e identità ad una categoria sempre più precarizzata e frammentata.

Se non c’è questo, rischiano di essere solo mediatiche le battaglie giustissime a tutela dei colleghi minacciati, per la libertà d’informazione e la difesa della legalità condotte insieme a movimenti e istituzioni democratiche. Dobbiamo avere la forza di far vivere questi contenuti nelle redazioni, nel confronto quotidiano con gli editori costruendo un patto con i nostri lettori. Siamo un sindacato. Abbiamo un nostro specifico da cui partire: il rapporto con i colleghi. Ed è questo che ci può dare forza anche nella difesa del nostro ruolo sociale.

Su questo si è impegnata in questi anni Stampa Romana cercando di dare una visione di sistema all’azione sindacale. Lo si è visto con le agenzie di stampa, comparto dell’informazione primaria destrutturato dalle scelte dell’allora sottosegretario Lotti, dove grazie al lavoro costruito con tutti i comitati di redazione si è arrivati al primo sciopero di settore e all’elaborazione di una proposta di legge di riassetto che è stata presentata alle forze politiche e alla Fnsi.

Da Stampa romana vi è stata una costante azione di proposta e di stimolo nei confronti della Federazione nazionale della Stampa con proposte che nascono dal lavoro collettivo sviluppato anche grazie all’approfondimento delle “aree tematiche” costituite in Associazione. Questo ha consentito di costruire iniziative pubbliche importanti con il mondo della ricerca, con l’università, con le istituzioni, le forze politiche locali e nazionali, con il mondo delle imprese e con gli altri sindacati. Da questa rete di relazioni è maturato un confronto e una collaborazione anche con l’Associazione magistrati e con le procure su temi importanti come quello delle denunce temerarie o della tutela dei colleghi minacciati. Non è poco. In questi anni a Roma e nel Lazio si è costruito un sindacato vivo, propositivo, capace di guardare al futuro e questo ha ridato dignità e coraggio a tanti colleghi.

Il gruppo dirigente di Stampa Romana si è riconosciuto nella maggioranza federale, senza però rinunciare alla sua autonomia e alla sua azione di stimolo, soprattutto sul nodo della trasparenza e della condivisione dei processi decisionali. L’unità è una ricchezza se non è omologazione, ma sintesi di posizioni e apporti diversi. Il pluralismo è e rimane un valore anche nel sindacato, tanto più di fronte a logiche e pratiche autoritarie che minacciano il diritto/dovere di informare e di essere informati, mettendo in discussione il valore dell’intermediazione giornalistica.

Per i colleghi e le colleghe che si riconoscono in Informazione@futuro l’azione sindacale deve misurarsi con la modifica dei dati strutturali dei processi produttivi, con la condizione concreta dei colleghi e con le leggi di sistema su cui intervenire, avendo ben presenti i valori della Costituzione democratica e antifascista, della solidarietà e della difesa della libertà di espressione, del pluralismo delle voci. Questi i suoi riferimenti e non è accettabile che qualcuno si arroghi il diritto di dare patenti di democrazia.

C’è chi pensa che visto l’attacco inaudito ai media del populismo sovranista, tutto il mondo dell’informazione debba fare squadra, arrivando a comprimere la specificità di chi ha ruoli diversi negli istituti di categoria. Ma così non si rischia l’affermarsi di un pensiero unico? Non è questo che si paventa per Stampa Romana quando si ha come obiettivo principale quello di cacciare Pappagallo dalla segreteria? E’ questa logica che ha impedito a Roma la formazione di una lista unitaria con i colleghi di Controcorrente alla quale per primi abbiamo lavorato sin dallo scorso luglio. Non siamo riusciti a parlare di programmi. La precondizione era cambiare segretario. All’unità abbiamo sempre creduto, ma senza subire arroganze. Perché non crediamo utile cancellare ciò che Stampa Romana ha espresso in questi anni. Lungo il percorso si possono commettere errori, è normale. L’importante è correggerli. Sconsiderato è strumentalizzarli senza guardare al futuro.

Sono queste le ragioni per le quali mi ricandido con Informazione@futuro per il congresso Fnsi. Non contano le mie iniziative personali, ma quelle della squadra con la quale ho lavorato in questi anni a partire da Loredana Colace, Antonio Moscatello, Roberto Ciccarelli, Paolo Barbieri, Alessandra Rotolo, Stefano Romita, Cristina Prezioso, Alessandro Mantovani, Alessandro Gilardini, Cristiano Fantauzzi, Stefano Ferrante e tanti altri. Compagni e compagne di viaggio generosi e competenti, coraggiosi nel guardare al nuovo, pronti a mettersi a disposizione dei colleghi. Impegnati nella professione e disinteressati: non li ho mai sentiti parlare di posti da occupare. E questo non mi pare poco. Con loro tante colleghe e colleghi di valore che hanno scelto di camminare con noi, cito solo Maria Teresa Lemme l’ex art.2 al Mattino che Caltagirone vuole licenziare.

Per questo vi invito a votare le liste di Informazione@futuro sia per i delegati al congresso Fnsi che per quello di Stampa Romana. Tutti candidati straordinari.

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