Gli operatori dell’informazione e il Congresso di Stampa Romana: una proposta per allargare la base del sindacato dei giornalisti

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di Lazzaro Pappagallo

Se il giornalismo cambia anche il sindacato cambia.

Se il giornalismo abita e vive nelle redazioni come fuori da esse, se la professione segue percorsi digitali lineari e ordinistici ma anche eccentrici e fuori regola il sindacato dei giornalisti deve attrezzarsi e seguire la scia.

Una vecchia regola aurea dei cronisti a caccia dei colpevoli era “follow the money”, segui la traccia dei soldi e scoprirai la verità.

Noi non sappiamo ancora quale sarà l’elisir di lunga vita del giornalismo professionale e organizzato ma da tempo abbiamo scelto di non limitarci nelle attuali gabbie, negli schemi prefissati ma di giocare a campo aperto.

Una introduzione corposa per delineare uno dei punti più alti del recente congresso di Stampa Romana.

Informazione@futuro, dopo aver ricevuto nelle elezioni un chiaro mandato delle colleghe e dei colleghi a governare e a proseguire nel lavoro ben fatto in questi anni, certamente caratterizzato da una profonda innovazione, ha trasferito nella massima assise sindacale della seconda associazione italiana, la forza e la coerenza delle nostre idee, proponendo una riforma statutaria che apra le porte del sindacato ai giornalisti di fatto. Ovvero a tutti i colleghi che non sono iscritti all’Ordine dei giornalisti ma che esercitano questo mestiere in varie declinazioni non ancora codificate, accettate e bollinate e che magari fanno giornalismo fuori dalle direzioni editoriali e dalle testate registrate.

La definizione “operatori dell’informazione” con gli esempi che inseriamo per spiegarla è sufficientemente elastica da adattarsi a qualsiasi mutamento di funzione e ruolo possa assumere il giornalista del ventunesimo secolo. Quindici anni fa chi erano i videomaker? E dieci anni fa i social media manager? E cinque anni fa chi erano i creatori di podcast? E oggi chi inserisce le domande per le intelligenze artificiali verificando le risposte (prompt journalism)? Questo modello flessibile e controllabile attraverso una ricognizione della richiesta di iscrizione rappresenta un indiscutibile passo in avanti sulla forma anche sindacale da attribuire a un mestiere in costante evoluzione.

Qualche collega di altra compagine sindacale ha letto il testo che potete esaminare in allegato come una provocazione perché la riforma non sarebbe stata preparata e condivisa in partenza e il Congresso non sarebbe stato competente sul tema.

In realtà un paio di settimane prima speravamo che il congresso nazionale se ne occupasse aprendo i recinti della FNSI. Non è accaduto purtroppo e noi non ci siamo sottratti alla responsabilità di cambiare e innovare rispettando le prerogative sovrane del Congresso e mettendo nero su bianco un testo di riforma per la prima volta nella storia del sindacato italiano dei giornalisti senza invadere il campo di professioni contigue rappresentate dai confederali.

Abbiamo iniziato la sfida e proposto il cantiere delle riforme
perché pensiamo che il sindacato reale sia forte e robusto nella misura in cui riflette il lavoro, lo rappresenta interamente, includendo e riconoscendo le nuove figure professionali.

Oggi all’esito del congresso di Stampa Romana abbiamo un programma condiviso da tutte le componenti sindacali che impegnerà per un anno una apposita commissione e il direttivo della romana. Al termine dell’anno ci sarà una proposta di modifica statutaria.

Un anno nel quale non si potranno eludere i quesiti che abbiamo posto e non si potranno eludere le richieste di partecipazione e di rappresentanza che arrivano dai colleghi più giovani e digitalmente più attrezzati.

Per informazione@futuro questo lavoro e’ contestualmente la chiusura di un cerchio aperto dal grande impegno sulla formazione e sui mezzi digitali effettuato alla guida di Stampa romana e l’apertura di un nuovo cerchio: la riscrittura delle regole comuni associative.

Siamo consapevoli del ruolo sociale e professionale del sindacato dei giornalisti e intentiamo spenderlo anche nel futuro.


DOCUMENTO MODIFICA STATUTO

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